In un’intervista all’Adnkronos, Cristina Boi, ingegnere chimico dell’università di Bologna che si occupa dei test sulle mascherine, ha riepilogato cosa bisogna fare e non fare per usarle al meglio. Se si seguono questi consigli, la “mascherina funziona bene fino a 40 ore”, ha detto l’esperta. Nel dubbio, altri esperti consigliano di non riutilizzarle.
Innanzitutto, ha detto Boi, “non bisogna riporre la mascherina in una bustina di plastica”. È meglio usare la carta o il tessuto, anche se “l’ideale sarebbe appenderle in casa in un posto pulito”.
Anche l’abitudine che molti hanno di indossare la Ffp2 sopra una chirurgica è sbagliata, sottolinea Boi. La prima, infatti, “protegge di più non per il materiale ma per la sua maggiore aderenza al volto”. Se ne vogliono usare due, è quindi meglio fare il contrario: usare la Ffp2 sotto e la chirurgica sopra, cosa che permette uno strato in più di filtrazione e protegge dalla sporcizia la Ffp2″, ha spiegato l’esperta. “È quello che gli americani chiamano ‘effetto Emmental’, riferendosi ai buchi del formaggio: se metto più strati insieme, i buchi in posizioni diverse creano più ‘pieno’ e trattengo più particelle”.
Alcune persone possono trovare più difficile respirare con la Ffp2. Il consiglio che l’esperta dà loro è quello di usarla quando, quando si entra in un luogo chiuso e di sostituirla con la chirurgica negli altri casi. Il suggerimento è “portare con sé i due tipi”.
Regole diverse valgono per chi ha il raffreddore. In un’altra intervista all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, ha detto che “in questo caso la mascherina si deteriora più rapidamente e quindi va cambiata più spesso”.
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha invece ricordato che bisogna coprire sia naso che bocca, e sottolineato che “invenzioni caserecce come spruzzarle di disinfettante e poi metterle all’aria potrebbero danneggiarle rendendole inefficaci. Nel momento in cui si toglie, va tenuta sempre dagli elastici, per evitare la contaminazione dalla parte esterna, nel caso ci fosse stata un’esposizione al virus”.
Banditi anche i baci con la mascherina. “Non è una buona idea. Potremmo rischiare di ‘spalmare’ il virus sulla guancia del malcapitato”, dice Pregliasco, ricordando che il virus potrebbe essere presente sull’esterno del dispositivo di protezione.
La mascherina, impariamo ad usarla per ottimizzarne l’efficacia.